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Disponibile MX Linux 21 ‘Wildflower’: Debian 11 all’ennesima potenza!

MX-linux

MX Linux sta avendo un gran successo e occupa da tempo (e per distacco) il primo posto nella classifica delle hits per day (HPD), sul popolare sito Distrowatch. Il motivo principale di questo risultato è che la distro è leggera, viene fornita con un buon numero di app pre-installate, tutto il necessario per l’utente medio, ed è super stabile. Oggi voglio dare spazio a MX Linux 21 Wildflower, nuova release della distro basata su Debian 11 Bullseye.

MX Linux 21 Wildflower

MX Linux 21 ha a bordo il kernel Linux 5.10, invece dal punto di vista del desktop environment potete scegliere tra Xfce 4.16, KDE Plasma 5.20 (anche se è già disponibile Plasma 5.23…) e Fluxbox 1.3.7 che con mx-fluxbox 3.0 offre diverse opzioni di personalizzazione.

L’edizione Xfce è la cosiddetta flagship edition e introduce il plugin Thunar Shares per il file manager Thunar. L’edizione Fluxbox viene fornita con un gestore delle impostazioni simile al gestore delle impostazioni di Xfce e con Tint2 come pannello predefinito.

mx linux 21 wildflower

Al termine dell’installazione l’app MX-Tour offre una panoramica di ciascun ambiente desktop. MX Linux 21 è completamente systemd-free, l’init system è SysVinit. Questa caratteristica la rende una distro molto apprezzata dagli utenti. C’è anche un nuovo menu UEFI che vi permette di scegliere al meglio le vostre opzioni di avvio. Il team ha poi aggiunto i driver mesa Vulcan al set di pacchetti predefinito, con un migliore supporto per i dispositivi Wi-Fi realtek.

Questa versione di MX Linux richiede di default la password utente (sudo) per le attività di amministrazione. Potete cambiare impostazione dalla scheda mx-tweak->Altro.

Ci sono poi tante piccole modifiche che solo usando quotidianamente la distro vengono notate, ad esempio sul pannello trovate i nuovi plug-in predefiniti. I menu ora includono funzioni speciali come le opzioni di rollback per i remaster andati male. Presente anche un nuovo tema battezzato mx-comfort.

Chiudono il cerchio alcuni aggiornamenti di traduzione e la correzione di diversi bug.

Download

Potete scaricare l’immagine .iso dal sito ufficiale, anche in formato .torrent. Sono disponibili molte varianti di file .iso sia per architetture a 32 bit che a 64 bit.

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