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Ecco LXQt 1.1.0: sempre Qt 5.15 ma con un look rivisitato

LXQt

Lo scorso novembre vi ho parlato dell’arrivo della storica versione 1.0.0 di LXQt, risultato di ben 8 anni di sviluppi. Oggi possiamo mettere le mani su un primo aggiornamento, LXQt 1.1.0.

LXQt nasce dalla collaborazione fra i team di LXDE, Razor-qt e Maui con l’obiettivo di offrire agli utenti un ambiente allo stesso tempo leggero e potente scritto utilizzando le librerie Qt. LXQt 1.0.0 ha dettato il salto verso Qt 5.15, ultima versione LTS disponibile. Gli sviluppatori stanno già lavorando per il salto verso Qt 6.0 ma chiaramente non sono ancora pronti.

LXQt 1.1.0

La versione 1.1.0 è un aggiornamento importante che introduce numerosi miglioramenti. Da segnalare perfezionamenti al file manager, aggiornamenti per il tema e per i pannelli. Il File Manager ora garantisce il supporto per l’interfaccia DBus che dovrebbe funzionare bene con app come Firefox e Chromium. Il nuovo componente xdg-desktop-portal-lxqt dovrebbe migliorare il comportamento delle app non-Qt con la finestra di dialogo dei file.

lxqt visual palette 1.1.0

Sono state apportate diverse correzioni ai temi e ne è stato introdotto uno nuovo, chiamato Valendas, insieme a diversi nuovi sfondi. Per consentire agli utenti di modificare ulteriormente gli stili dei widget, sono state rese disponibili tavolozze Qt che garantiscono una miglior possibilità di personalizzazione in termini di aspetto.

Anche il pannello LXQt ha ricevuto piccole modifiche, come la compressione delle icone della tray icon all’interno dello Status Notifier quando il plug-in della barra delle applicazioni è abilitato. La finestra di configurazione del pannello è stata suddivisa in 3 sezioni per semplificarne la navigazione.

Abbiamo poi:

  • Perfezionamenti per l’icona della barra delle applicazioni che gestisce l’alimentazione del PC;
  • Una nuova opzione per il ridimensionamento globale dello schermo (scaling);
  • Il nuovo icon theme predefinito è ora Breeze;
  • Piccoli miglioramenti per QTerminal.

Se volete maggiori dettagli su tutte le modifiche introdotte potete fare riferimento al changelog ufficiale. Per quanto concerne l’aggiornamento dovete attendere che i mantainer lo pacchettizzino e lo distribuiscano. In alternativa trovate il codice sorgente sulla pagina GitHub dedicata al progetto.

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