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Ecco Google Stadia: nuovo servizio gaming basato su Linux e tecnologie open source

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Google Stadia è sulla bocca di tutti da ieri, quando big G ha presentato questo nuovo servizio streaming dedicato ai videogiocatori. Si tratta di una piattaforma di streaming pensata per permettere ai giocatori di divertirsi su qualsiasi dispositivo: dai PC agli smartphone, dai tablet fino alle TV dotate di Chromecast o app dedicate.

I giochi non vengono eseguiti sul vostro Pc / tablet / smartphone / console bensì nei datacenter di Google. Si tratta di un servizio di stream-gaming che, soprattutto in mobilità, sarà possibile grazie all’avvento del 5G. A Febbraio sono stato al Mobile World Congress di Barcellona, la fiera quest’anno era interamente dedicata al 5G, e in diversi stand ho potuto videogiocare in streaming. Il gioco veniva eseguito su un server e lo streaming, grazie al 5G, non ha avuto un’esitazione: la qualità di gaming non ne risentiva. Insomma, se internet funziona bene questa tecnologia ha sicuramente un futuro roseo.

Ora mi immagino già i vostri commenti sotto all’articolo: “E con la mia ADSL 8MB cosa me ne faccio di Stadia?”. E’ chiaro che la qualità del gioco dipende dalla qualità della rete. Chi l’ha provato alla GDC riporta che è possibile settare una miriade di parametri (latenza, la qualità della connessione, la perdita di pacchetti, etc). Modificando queste opzioni cambia l’esperienza di gioco e predire quali di questi problemi possa riscontrare una comune connessione domestica è impresa ardua.

Sicuramente chi abita in città come Milano, ben cablate, non avrà problemi di linea e potrà godersi l’esperienza a pieno. Discorso diverso per chi abita in zone rurali dove, purtroppo, la connessione è quella che è. Ma non è colpa di Google se, in Italia, le infrastrutture non sono al passo coi tempi, o sbaglio?

Google Stadia

google stadiaQueste le specifiche tecniche di Stadia condivise da Google:

  • CPU x86 @2,7 GHz hyper-threaded, AVX2 SIMD e 9,5 MB di cache L2+L3
  • 16GB di RAM con prestazioni fino a 484 GB/s
  • GPU AMD personalizzata, memoria HBM2, 56 Compute Unit @ 10,7 teraflops (PS4 Pro arriva a 4.2, mentre Xbox One X arriva a 6)
  • Storage su SSD

Google ha presentato anche un controller dedicato chiamato, con poca fantasia, Stadia Controller.

Stadia offre come grosso vantaggio la scalabilità. Secondo Google, al lancio, sarà possibile riprodurre giochi in 4K HDR e 60 fps con audio surround, ma in futuro si raggiungeranno gli 8K a 120+fps. Non sarà quindi necessario lanciare Stadia 2, Stadia 3 e così via: la piattaforma verrà continuamente aggiornata.

Google deve ancora rivelare i prezzi dei vari abbonamenti ma ha dichiarato che Stadia sarà pronta nel 2019 e verrà lanciata negli USA, in Canada, Regno Unito e in quasi tutta l’Europa.

Stadia, powered by Linux

Il servizio gira su Linux e API Vulkan come spiegato da Google in un post introduttivo:

Google  crede che l’open source sia il meglio. Consente e incoraggia la collaborazione e lo sviluppo della tecnologia, risolvendo i problemi del mondo reale. Questo è particolarmente vero su Stadia, poiché riteniamo che la comunità di sviluppo abbia una forte storia di collaborazione, innovazione e guadagni condivisi man mano che le tecniche e la tecnologia migliorano.

La compagnia ha anche svelato che integrerà LLVM e il DirectX Shader Compiler per assicurare di ottenere ottime funzionalità e prestazioni. Google afferma di aver spedito l’hardware di sviluppo di Stadia a più di 100 sviluppatori e studi di giochi. Questo, ovviamente, per facilitare il supporto a questo nuovo servizio.

Avrà successo? Non ci resta che attendere e osservare gli sviluppi. Sicuramente sono curioso di provare questo servizio perchè quando si muove Google le aspettative sono sempre molto, molto elevate.

Per ulteriori dettagli non mi resta che rimandarvi al sito ufficiale.

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