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Scalpel utile tool per recuperare file cancellati nel nostro sistema, hard disk esterni, pendrive, ecc

Scalpel è un’utile tool per Linux con il quale potremo ripristinare file come immagini, video, documenti ecc accidentalmente rimossi dal nostro pc, pendrive, hard drive ecc.

Scalpel in Ubuntu Linux
Bene o male è capitato a tutti quanti noi di rimuove dei file come immagini, documenti, video ecc per fortuna per Linux esistono svariate applicazioni dedicate al recupero di dati accidentalmente cancellati.
Nei mesi scorsi abbiamo presentato il TestDisk  o PhotoRec un’applicazione open source dedicata al ripristino di file accidentalmente cancellati, una valida alternativa arriva da Scalpel tool davvero molto interessante.
Scalpel è un tool che ci consente di “scovare” file presenti o rimossi all’interno di una partizione, pendrive, hard disk esterni ecc con estrema facilità. Particolarità di Scalpel è la possibilità di recuperare file indipendentemente dal filesystem consentendoci codi di recuperare file da partizioni FATx, NTFS, ext2/3/4 o raw ecc da notare che viene utilizzato da molti ricercatori per indagini scientifiche digitali (esempio dal RIS)  e per il ripristino di file.

Scalpel è un tool presente nei repostiory ufficiali delle principali distribuzioni Linux, per installarlo in Ubuntu, Debian e derivate basta digitare da terminale:

sudo apt-get install scalpel

una volta installato il tool dovremo operare sul file di configurazione indicando quali file cercare all’interno della partizione, file immagine, hard disk ecc semplicemente togliendo il cancelletto # al tipo di file da cercare
Esempio se vogliamo recuperare file ad esempio jpeg dovremo togliere il cancelletto ai file jpeg, jpg ecc, per trovare video dovremo togliere il cancelletto ai file avi ecc.

Per operare sul file di configurazione basta digitare:

sudo nano /etc/scalpel/scalpel.conf

a questo punto possiamo avviare la scansione con il comando

sudo scalpel directory_da_cercare -o direcrory_salvare_file_trovati

dove in directory_da_cercare dovremo inserire il percorso della partizione, hard disk, pendrive ecc da effettuare la scansione, mentre in direcrory_salvare_file_trovati dovremo inserire la cartella dove verranno salvati i file recuperati.

Esempio se dobbiamo effettuare la scansione della pendrive /dev/sdb1 e vogliamo salvare i documenti recuperati nella cartella /home/lffl/Documenti dovremo digitare:

sudo scalpel /dev/sdb1  -o /home/lffl/Documenti

al termine andiamo in Documenti e troveremo i file recuperati.
Per conoscere tutte le opzioni e funzionalità di Scalpel basta consultare questa pagina.