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Google, Facebook, Apple e Microsoft e la guerra contro i Cookie

Aziende come Apple, Google, Microsoft e Facebook stanno lavorando in nuovi sistemi di tracciamento proprietari, la soluzione potrebbe arrivare proprio da Linux e soluzioni open source

Cookie
Nei principali browser come Firefox, Chrome, Opera ecc è disponibile un’opzione denominata “Do Not Track” la quale chiede ai siti nei quali navighiamo di non tracciare il nostro passaggio. Difatti molti siti web (tra questi anche lffl) utilizzano i famosi “cookie” per poter avere informazioni sull’utente esempio il browser e sistema operativo utilizzato, località, plugin attivi ecc il tutto per poter effettuare analisi del traffico come visite, interesse degli utenti ecc.
A quanto pare aziende come Google. Facebook, Apple e Microsoft stanno lavorando in nuovi sistemi di tracciamento proprietari i quali difficilmente si potranno disattivare grazie alla funzione “Do Not Track” presente nel nostro browser.

I famosi “cookie” sono dati molto preziosi per le aziende come Google, Microsoft, Facebook ecc i quali riescono ad effettuare ricerche mirate sulle preferenze degli utenti fornendo ad esempio banner pubblicitari ad hoc conforme le preferenze o le recenti ricerche ecc. Secondo un recente studio i cookie per aziende come Google e Facebook portano nelle casse dei vari portali oltre 120 miliardi di dollari ogni anno ricavati principalmente dalla pubblicità.

Oltre ai “cookie” le aziende utilizzano i propri servizi per capire i gusti degli utenti,  ad esempio Google utilizza Chrome, Google Plus, Gmail ecc, mamma “Microsoft” utilizza il proprio motore di ricerca Bing, Internet Explorer e la console Xbox, Facebook invece non deve fare molto per conoscere le nostre preferenze dato che molto siamo noi stessi a fornirle inserendole sia nelle informazioni del nostro account che attraverso i vari “like”.

Apple sta facendo anche di peggio assegna ad ogni device un numero identificativo unico, basandosi sul fatto che smartphone e tablet sono oggetti di uso molto personale, controllando cosi le preferenze su applicazioni e giochi cosi da fornirci pubblicità mirate conforme le nostre preferenze (provate ad installare alcuni giochi d’auto ed ecco le pubblicità di nuove automobili ecc).

Per molti utenti poco interessa essere tracciati o meno da Google, Facebook Microsoft, visto però i recenti scandali dove ormai registrano le chiamate di Papa Francesco c’è da chiedersi se le aziende tracciano solo la navigazione e preferenze varie o “spiano” anche la nostra vita privata copiando la rubrica, elenco chiamate, messaggi vari ecc.

Prism Break

Per risolvere il problema basta utilizzare servizi che ci consentano di mantenere intatta la nostra privacy, basta ad esempio consultare il portale Prism Break che include ottimi software, sistemi operativi ecc in grado di garantirci la nostra privacy. Da notare che la maggior parte dei software segnalati da Prism Break sono open source, ad esempio il portale consiglia distribuzioni come Debian e Fedora,  browser come Firefox, client email come Thunderbird ecc.
Linux e vari software open source possono essere utili per non farci tracciare, poi sta sempre nel buon senso dell’utente, esempio non serve niente utilizzare ad esempio Tor per rimanere anonimi e accedere a Facebook con il nostro account con dati reali ecc indicando le nostre preferenze ecc.

via – corriere.it