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Byte Mk I: Star Labs svela il primo mini PC Linux con Coreboot

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Vi abbiamo già parlato più volte, qui su LFFL, dei prodotti Star Labs, una delle poche aziende a produrre computer dedicati esclusivamente al mondo del pinguino. L’azienda, che ha sede nel Regno Unito, ha presentato in questi giorni il Byte Mk I. Si tratta del suo primo mini PC basato su Linux avente una configurazione completamente AMD-based.

Byte Mk I è dotato di un processore Octa-Core AMD Ryzen 7 5800U con grafica AMD Radeon e velocità di clock fino a 4,4 GHz, supporta fino a 64 GB di memoria operante a 3200 MHz e fino a 6 TB di storage SSD. La capacità della memoria RAM e del disco SSD sono configurabili, mentre non potete scegliere un altro processore al momento dell’ordine.

Ciò che rende Byte Mk I estremamente versatile sono le numerose porte con cui viene fornito per consentirvi di collegare tutto ciò di cui avete bisogno. È dotato di due porte USB 2.0, due porte USB 3.0, due porte HDMI, una porta Ethernet Gigabit RJ45, una porta USB-C per alimentazione ed espansione, un jack audio combinato per input e output e uno slot Micro SD.

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Star Labs Byte Mk I

Il Byte Mk I viene fornito con una distribuzione GNU/Linux preinstallata. Potete scegliere tra Ubuntu 20.04.3 LTS (o un flavour come Kubuntu, Xubuntu o Ubuntu MATE), elementary OS 6.1, Linux Mint 20.3 (Cinnamon, Xfce o MATE), Manjaro Linux 21.0 (Xfce, GNOME o KDE Plasma), MX Linux 21.1 (Xfce, KDE Plasma o Fluxbox), Zorin OS 16.1 (Core, Lite o Pro).

Come tutti i computer di Star Labs, il mini PC Byte Mk I supporta sia il firmware open source Coreboot che la soluzione proprietaria di American Megatrends (AMI), Aptio V. Il computer viene fornito con entrambi preinstallati, quindi è possibile passare dall’uno all’altro in qualsiasi momento attraverso la schermata di avvio.

Cos’è Coreboot? 

Per chi non lo sapesse, Coreboot è un’iniziativa supportata dalla Free Software Foundation (FSF) che mira alla realizzazione di un BIOS libero, in grado di sostituire le attuali implementazioni proprietarie. Si tratta di un progetto volto a sostituire il firmware presente nella maggior parte dei computer per rimpiazzarlo con un prodotto più leggero e veloce. Coreboot non può essere propriamente definito un BIOS in quanto un BIOS inizializza l’hardware e fornisce delle chiamate al sistema in esecuzione. Coreboot inizializza solamente l’hardware.

Vantaggi & Svantaggi:

  • Software Foss
  • Hackable
  • Sicuro
  • Libero da Backdoor
  • Difficile da compilare e installare

Coreboot significa anche maggior controllo sul proprio sistema: si tratta di un progetto open source sottoposto ad audit. Promette una velocità superiore perché fa “il minimo indispensabile”. Meno codice, meno ritardi.

Il firmware Coreboot rende il mini PC estremamente leggero ed efficiente all’avvio e apre le porta a numerose configurazioni hardware tramite l’utility Coreboot Configurator, creata da Star Labs. Inoltre, il Byte Mk I riceve gli aggiornamenti del firmware per BIOS, Embedded Controller e SSD da LVFS (Linux Vendor Firmware Service).

I computer progettati per il software open source necessitano di garanzie open. La nostra garanzia non viene invalidata se decidete di smontare il mini-computer, sostituire parti, installare un aggiornamento, utilizzare qualsiasi sistema operativo o firmware.

queste le parole dell’azienda.

Prezzo e pre-ordine

Sul sito ufficiale di Star Labs potete configurare e preordinare il Byte Mk I. Il prezzo non è contenuto: la versione base parte da 793€ e ha 8 GB di RAM e 240 GB di storage. Una configurazione un po’ più spinta, con 16GB di RAM e 480GB di SSD costa 915€. Tutti gli ordini verranno spediti a fine giugno 2022.

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