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System76 al lavoro su un nuovo Desktop Environment: sarà scritto in Rust

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System76 ha rivelato che sta lavorando a un nuovo ambiente desktop che non sarà basato su GNOME Shell e che sarà scritto in Rust. L’azienda americana ha già la propria distribuzione Linux basata su Ubuntu: Pop!_OS. Attualmente, la distro viene fornita con una versione modificata del desktop GNOME chiamata COSMIC, di cui abbiamo già parlato qui su LFFL. System76 vuole fare di più e ha annunciato i suoi piani per creare qualcosa di nuovo.

System76 al lavoro su un nuovo desktop environment

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La notizia del nuovo progetto arriva direttamente dalla casa madre attraverso le parole di Michael Murphy. Murphy ha condiviso su Reddit alcune delle motivazioni che hanno portato alle decisione di creare un nuovo desktop environment. Le prime versioni di Pop!_OS erano modeste rivisitazioni di Ubuntu. Oggi possiamo dire che la distribuzione di System76 ha caratteristiche proprie e ha tagliato quasi completamente il cordone ombelicale che la legava a Canonical.

Il cuore di Pop!_OS è il desktop COSMIC, che prende l’esperienza utente di GNOME e la rimodella attraverso le estensioni per soddisfare al meglio le esigenze dei propri utenti. Purtroppo le estensioni GNOME non sono delle fondamenta solide su cui costruire un intero progetto. Secondo voci insistenti, ci sono stati scontri tra gli ingegneri di System76 e gli sviluppatori di GNOME. Detto questo, non c’era bisogno di essere un indovino per prevedere che le ambizioni di System76 per COSMIC alla fine non sarebbero state in linea con una piattaforma che si muove in una direzione molto diversa.

Ci sono cose che vorremmo fare ma che non possiamo semplicemente ottenere attraverso le estensioni di GNOME. Quello che vogliamo fare con il nostro desktop è diverso da GNOME.

queste le parole di Murphy.

Quindi cosa possiamo aspettarci?

Sappiamo che la “shell” del desktop COSMIC sarà scritta prevalentemente in Rust, e che gli ingegneri di System76 prevedano di riutilizzare diversi strumenti come Mutter, Kwin, Wlroots. Se possibile, seguiranno anche gli standard di FreeDesktop con l’obiettivo di creare un desktop environment distro-agnostic.

Per quanto riguarda l’aspetto del desktop, Murphy afferma che l’obiettivo è creare qualcosa di simile all’esperienza cui gli utenti sono già abituati.

Quando potremo mettere le mani sul “nuovo COSMIC”?

Sicuramente non a breve: un desktop environment non si crea dalla sera alla mattina. Ad oggi non è stata pubblicata una roadmap ufficiale pertanto dobbiamo attendere l’evolversi della situazione. Sicuramente il riuso di alcune componenti andrà a sveltire lo sviluppo.

Si tratta dell’ennesimo caso di frammentazione sul pianeta Linux?

Nessuno di noi sarebbe qui oggi se le persone non fossero abbastanza coraggiose per proporre una nuova soluzione a un problema esistente. Probabilmente tutti stiamo usando un software che è stato sviluppato come alternativa a qualcos’altro. Le distribuzioni e le persone graviteranno naturalmente verso le migliori soluzioni nel corso tempo. E, talvolta, la soluzione migliore per qualcuno non è quella più popolare…

questa l’opinione di Murphy sul tema. Condivisibile? A voi la parola.

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