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Bolzano: il software libero farà risparmiare 1 milione di euro l’anno

La provincia autonoma di Bolzano ha annunciato che grazie al passaggio al software libero risparmierà circa 1 milione di euro all’anno.

Bolzano: il software libero farà risparmiare 1 milione di euro l'anno
La provincia autonoma di Bolzano è stata la prime a puntare su Linux e sul software libero nella pubblica amministrazione, grazie anche al progetto FUSS (Free Upgrade Southtyrol’s Schools) che dal 2005 porta  una distribuzione Linux in tutte le scuole in lingua italiana. Grazie agli ottimi risultati riscontrati con il progetto FUSS la giunta comunale del comune di Bolzano ha recente annunciato che grazie alla migrazione dal software proprietario di Microsoft al software libero il comune risparmierà circa 1 milione di Euro all’anno.

Ad annunciarlo è il presente della giunta Arno Kompatscher indicando di:

non voler una battaglia ideologica tra open soure e licenze a pagamento sui computer provinciali, ma vogliamo fare in modo che i cittadini abbiano la massima accessibilità possibile ai documenti.
Ribadiamo l’impegno preso in passato, se le prestazioni offerte sono le stesse, la scelta deve ricadere sull’open source. Vogliamo seguire l’esempio di altre città e regioni europee, secondo le stime dei nostri tecnici il risparmio potrebbe raggiungere il milione di euro l’anno

Già da giugno del 2013, la provincia ha deciso migrare ben 7000 pc da Microsoft Office a Libreoffice, una migrazione che dovrebbe terminare tra tre anni facendo risparmiare moltissimi Euro di licenze per il software proprietario.

La giunta comunale ha indicato però che per alcuni settori si richiederà ancora l’uso di software proprietario, spesa che comunque verrà tranquillamente sostenuta dal comune grazie ai tanti risparmi ottenuti dalla migrazione al software libero. Da notare inoltre che gran parte dei soldi risparmiati andranno a supportare la pubblica istruzione e i servizi comunali, quindi il passaggio al software libero migliorerà notevolmente i servizi offerti dalla provincia Bolzano il tutto senza chiedere un centesimo ai cittadini.
Ringrazio il nostro lettore Berto S. per la segnalazione.