web analytics

[Guida] Cockpit permette di gestire il proprio server dal browser web

cockpit sysadmin redhat

In questa guida vi parlo di Cockpit, un interessante tool per sysadmin, che permette una gestione visuale del proprio server. Sponsorizzato da Red Hat, è semplicissimo da usare ed anche modulare. Non crea inoltre conflitti particolari, funzionando bene anche in parallelo con gli altri tool di gestione.

Cockpit semplifica la gestione dei propri server

Cockpit è una interfaccia interattiva per le operazioni di sysadmin. Questo tool permette di accedere al proprio server tramite un browser web. Potremo così eseguire, tramite mouse, una numerosa serie di attività quali avviare un container, amministrare l’archiviazione, visionare i log o configurare le reti. Cockpit consente anche l’installazione di funzionalità aggiuntive.

Supporta la gestione di server multipli, tramite una singola dashboard. Non sono richiesti poi i privilegi di amministratore. Per funzionare infatti, crea una sessione al login dell’utente, e sfrutta i suoi stessi permessi. Vediamo come installarlo e configurarlo sulle principali distribuzioni.

cockpit sysadmin

Per procedere alla sua installazione, basterà eseguire le classiche istruzioni, in base alla propria versione di GNU/Linux:

sudo dnf install cockpit // Su Fedora/RHEL/Centos
sudo apt install cockpit // Su Debian/Ubuntu

Dovremo poi attivare il socket di systemd, con l’istruzione universale:

sudo systemctl enable --now cockpit.socket

Se abbiamo configurato un firewall, bisognerà ovviamente aprire le porte, ove necessario. Procediamo quindi all’installazione dei seguenti moduli di base:

  • dashboard
  • podman, per la gestione dei container
  • machines, per la gestione delle VM
  • networkmanager per la configurazione della rete, la creazione di VLAN, le regole del firewall
  • packagekit per installare, rimuovere ed aggiornare i pacchetti

Dopo aver dato le seguenti istruzioni, sempre divise per tipo di distribuzione, converrà riavviare il servizio con systemctl restart cockpit.socket, e l’installazione sarà conclusa.

sudo dnf install cockpit-dashboard cockpit-podman cockpit-machines cockpit-networkmanager cockpit-packagekit cockpit-storaged

sudo apt install cockpit-dashboard cockpit-podman cockpit-machines cockpit-networkmanager cockpit-packagekit cockpit-storaged

Accediamo al nostro server tramite web browser

Effettuare le tipiche operazioni di sysadmin, diventa ora semplicissimo tramite interfaccia web. Da Firefox navighiamo verso l’URL http://indirizzo-ip:9090. Nel caso in cui avessimo protetto la ssh tramite l’autenticazione a due fattori, potremo abilitarla anche in Cockpit. Il primo step consiste nell’aggiungere, al file /etc/pam.d/sshd, la seguente riga:

auth       required        modulo_PAM

Successivamente assegniamo il valore yes alla variabile ChallengeResponseAuthentication contenuta in /etc/ssh/sshd_config. Riavviamo poi il servizio con systemctl restart sshd.

Dopo aver effettuato il login avremo a nostra disposizione la dashboard. Dal menu verticale sulla sinistra si potrà accedere a tutte le possibili operazioni effettuabili. Ad esempio la scheda System mostrerà le informazioni del sistema sul quale Cockpit è installato. Questo ovviamente include il carico della CPU, lo stato delle memoria, il traffico di rete e i dettagli del sistema operativo.

cockpit account

Per avere una panoramica ancora più completa delle funzionalità vi rimando alla guida ufficiale di Red Hat.

sharing-caring-1Seguiteci sul nostro canale Telegram, sulla nostra pagina Facebook e su Google News. Nel campo qui sotto è possibile commentare e creare spunti di discussione inerenti le tematiche trattate sul blog.