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Vienna: città sempre più open source

Il Comune di Vienna sta puntando molto sull’open source, migrando server, postazioni di lavoro ecc in Linux e software open source come la suite per l’ufficio Apache OpenOffice.

Open Source
Dopo Monaco di Baviera anche Vienna punta a diventare presto una città 100% Open Source. Ad annunciarlo è il portale ufficiale Open Source indicando come l’amministrazione comunale della capitale austriaca voglia espandere l’utilizzo di soluzioni open source anche in postazioni di lavoro ecc.
L’open source è ormai ben consolidata nelle principali operazioni IT della città, secondo la presentazione che Weidinger consegnato in una conferenza principali città d’Europa a Dublino il 17 gennaio. Attualmente il comune di Vienna dispone di ben 454 server Linux (su un totale di circa 2.000 server), 270 istanze di Apache, e utilizza Postgres per gestire 380 banche dati e 90 in MySQL.

Norbert Weidinger, ICT-Strategist curatore della migrazione dal software proprietario all’open source, ha indicato che “la città sta promuovendo l’utilizzo di software open source, ove possibile” indicando che l’amministrazione comunale attualmente utilizza il browser Mozilla Firefox in 17.500 delle 56.800 postazioni di lavoro, VideoLAN VLC è installato in 13.603 pc, PDFCreator su 14.852, 7-Zip su 14.575 e Freemind su 1.662. La città supporta anche l’utilizzo di Apache OpenOffice: la suite per l’ufficio open source è ora installata su 3.000 pc anche se attualmente viene utilizzato attivamente il soli 600 postazioni di lavoro. 

La migrazione dal software proprietario all’open source da parte del comune di Vienna continuerà nei prossimi anni, l’idea di Weidinger è quella di rendere la città interamente gestita da software liberi come il comune di Monaco di Baviera. Per maggiori informazioni consiglio di consultare il documento PDF realizzato per il Open Source Workshop 2014 di Dublino.

Complimenti al Comune di Vienna per aver scelto Linux e il software open source.