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Installare GNOME Flashback Session in Ubuntu 14.04 Trusty

In questa guida vedremo come installare Gnome Flashback Session in Ubuntu 14.04 Trusty e derivate.

GNOME Flashback Session in Ubuntu 14.04 Trusty
Unity è un desktop environment in grado di fornire un’esperienza utente tutta nuova, gestita principalmente dal Dash, la lavagna “intelligente” con al quale effettuare ricerche mirate di applicazioni, file ecc. Se non amiamo Unity, è possibile ripristinare l’esperienza utente di Gnome 2, installando Mate oppure GNOME Flashback Session. GNOME Flashback Session ci consente di riportare l’esperienza utente di Gnome 2 in Ubuntu, con tanto di pannelli personalizzabili, applet dedicati ecc. Con GNOME Flashback Session avremo a disposizione due varianti: una basata sul window manager Compiz e una più leggera basata sul window manager Metacity molto utile per pc datati con poche risorse disponibili.

Presente nei repository ufficiali, installare GNOME Flashback Session in Ubuntu 14.04 Trusty e derivate è molto semplice, basta digitare da terminale:

sudo apt-get install gnome-session-flashback indicator-applet-appmenu

al termine dell’installazione basta terminare la sessione e al login accedere alla sessione GNOME Flashback Session Compiz o Metacity.

GNOME Flashback Session in Ubuntu - login versione Compiz e Metacity

Come possiamo notare dall’immagine in alto è possible personalizzare anche i pannelli, aggiungendo ad esempio nuovi applet ecc per farlo basta portare il cursore sopra il pannello e cliccare ALT + Super (o tasto Windows) + tasto destro del mouse. Avremo il menu contestuale che ci consentirà sia di personalizzare il pannello o aggiungere nuovi applet.

E’ possibile aggiungere anche un menu più “moderno” ossia Cardapio digitando da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:nilarimogard/webupd8
sudo apt-get update
sudo apt-get install cardapio cardapio-gnomepanel

al termine dell’installazione troveremo il menu Cardapio tra l’elenco degli applet disponibili.

Ricordo che GNOME Flashback è disponibile anche per Arch Linux, per maggiori informazioni basta consultare la pagina dedicata dal Wiki ufficiale.