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Arch Linux: come utilizzare il window manger KWin in XFCE

In questa semplice guida vedremo come installare e utilizzare il window manger KWin di KDE in XFCE su Arch Linux.

 KWin in XFCE su Arch Linux
KWin è uno dei migliori window manager attualmente disponibili per Linux, tra le tante caratteristiche troviamo molti effetti e personalizzazioni molto simili a Compiz.
E’ possibile inoltre personalizzare e aggiungere anche nuovi effetti di terze parti in KWin il tutto con estrema facilita direttamente dalle impostazioni del window manager / sistema.
Recentemente abbiamo segnalato la proposta di Martin Gräßlin, il principale sviluppatore di KWin, ci voler migliorare il supporto per poter utilizzare il window manager in KDE in altri ambienti desktop come ad esempio XFCE.
KWin in XFCE offre all’ambiente desktop una valida alternativa a Compiz, offrendo un window manager stabile e personalizzabile, unico problema riguardano i consumi di risorse dato che richiede diversi MB di RAM per l’utilizzo (che variano a seconda degli effetti attivi).

Installare e utilizzare KWin in XFCE su Arch Linux è abbastanza semplice basta semplicemente installare la versione in fase di sviluppo del window manager di KDE unita a kdebase-workspace che aggiunge le impostazioni di sistema al nostro ambiente desktop cosi da poter personalizzare operare in KWin attraverso una comoda interfaccia grafica.

Per installare la versione in fase di sviluppo di KWin e kdebase-workspace basta avviare il terminale e digitare:

yaourt -S kwin-standalone-git
sudo pacman -S kdebase-workspace

al termine dell’installazione dovremo impostare Kwin come window manager in XFCE per farlo digitiamo da terminale:

sudo nano /etc/xdg/xfce4/xfconf/xfce-per­channel-xml/xfce4-session.xml

alla riga numero 12 inseriamo kwin al posto di xfwm4 e salviamo il tutto e riavviamo.
Al riavvio avremo XFCE con KWin come window manager.

 KWin in XFCE su Arch Linux - effetti

Non ci resta che operare sui vari effetti, trasparenze ecc.

Colgo l’occasione per ringraziare il nostro lettore Amedeo I. per la segnalazione e il blog linux.sytes fonte della guida.