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Richard Stallman e il problema dei DRM su HTML5

Sono molti i siti internet che stanno pian piano passando ad HTML5 per la riproduzione dei propri contenuti multimediali abbandonando quindi le tecnologie Flash di Adobe e Silverlight di Microsoft.
HTML5, oltre a richiedere meno risorse, non necessita l’utilizzo da parte del browser di plugin di terze parti come accade con Flash e Silverlight. Molte aziende stanno già da tempo puntando su HTML5, che dovrà però integrare i DRM (Digital Rights Management), tecnologie dedicate ad impedire la copia dei contenuti multimediali protetti da copyright. Ad esempio Netflix, Google, BBC, Sky e altre aziende stanno proprio lavorando in questa direzione, in modo tale da poter utilizzare le sopraccitate tecnologie per riprodurre video a pagamento in streaming e via dicendo. Il W3C (World Wide Web Consortium) sta valutando se integrare o meno il supporto all’interno dello standard, questo aiuterebbe quindi le aziende a passare i propri sistemi dall’utilizzo di tecnologie proprietarie al nuovo HTML5. Con un recente articolo su FSF, Richard Stallman ha parlato del problema indicando che il W3C molto probabilmente acconsentirà all’integrazione dei DRM, e questo sancirebbe bene o male la morte per Flash e Silverlight, tecnologie da sempre criticate dal fondatore di GNU.

Stallman però pensa anche che l’inserimento dei DRM possa incentivare le aziende nell’utilizzo di questa tecnologia, ritrovandoci tra alcuni anni  la maggior parte dei siti web con contenuti protetti da copyright.
Inoltre secondo Stallman: “The W3C is now considering a proposal that would, for the first time, standardize a feature intended solely and explicitly for mistreatment of users“, indicando quindi che la decisione del W3C porterà l’inclusione negli standard di una funzionalità sviluppata principalmente per favorire il maltrattamento delle libertà dell’utente.
Attualmente il Consorzio sta ancora valutando di integrare o meno i DRM, ma alcuni utenti e sviluppatori contrari a questa decisione hanno già avviato una petizione in merito.
A questo punto probabilmente c’è da chiedersi se sia meglio HTML5 con DRM dicendo addio a Flash, Silverlight ecc, oppure continuare in questa maniera rendendo la vita dura agli utenti Linux, dato che molti contenuti web sono disponibili solo per Microsoft e Mac (vedi ad esempio SKY Go e Mediaset Premium Play, solo per citarne alcuni).