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Ubuntu Vs Windows Seven: fa la tua scelta!

Ubuntu Vs Windows Seven

Quando si parla di Linux per noi è difficile non essere di parte, è un ecosistema che abbiamo usato per molto tempo e conosciamo bene , è qusi scontato che basterebbe privari del terminale e metterci davanti a windows per spiazzarci alla domanda “ installa ed imposta questo o quello “ , quindi la risposta per noi è ovvia : Ubuntu è più facile di windows .
In questo caso però abbiamo condotto un esperimento sociale diverso , abbiamo “ studiato” le reazioni di un soggetto che non è definibile analfabeta informatico , diciamo che legge e scrive ma con molti errori .
La nostra “cavia umana” è una commerciante che ha superato i 50 , ha appreso ( poca) informatica con Windows Vista utilizzando il PC per il tipco uso uffico/commercio/svago ; quindi navigazione internet , fogli di calcolo, documenti di testo e qualche giochino preinstallato .
Quando però la macchina non ne ha potuto più ed è stata necessaria una ripulita chi scrive ha consigliato un dual boot , una soluzione poco impegnativa “ tanto per vedere che effetto fa” …. e sono arrivate belle sorprese!

Sistemi in uso :
Windows Seven ultimate 64 bit
Ubuntu 12.04 lts+ cinnamon 64 bit
Installate su HP presario , core 2 duo , 4 Gb di ram e 160 GB di disco fisso , VGA,chip wifi& ethernet intel
Accorgimenti : entrambi i sistemi li ho installati in configurazione “ oem” , quindi lasciando all’utente finale al primo avvio il completamento dell’installazione ( limitato praticamente alla localizzazione e alle impostazioni utente, compito facilmente portato a termine ) .
In Ubuntu manca unity , questo perchè chi scrive non riesce a mandarla giu al punto che a customizzato una iso per essere appunto senza unity ma con cinnamon .
Il partizionamento è 50/50 per i 2 sistemi e l’installazione è come proposta di default per entrambi i sistemi .
Bootloader : grub è come di scatola sul fronte , ma abbiamo voluto azzopparci : di default si avvia windows !
Il primo impatto :
Alla prima accensione del pc la notra “cavia” ha puntato diretta a window per (la poca) familiarità col nome .
La configurazione va liscia.. c’è ben poco da fare , scegliere nome utente e password e una foto da un album
Il passaggio non è indolore , la grafica non piace , certe funzioni ( sputate da kwin.. ma questo è un discorso non importante) sembrano alla nostra cavia più un ostacolo che una semplificazione ( vedi pulsanti raccolti sotto una sola icona senza testo ) , per il resto è windows, quindi un po’ di family-feeiling rimane .
Però la nostra cavia è cusriosa, vuole verificare cosa sia questa cosa con un nome africano e prova ad avviarla .
La configurazione finale dell’utente va bene , è apprezzato a pieno il riconoscimento della web cam integrata e quindi la possiblità di scegliere facilmente un immagine per l’utente dalla galleria o di scattarla “in proprio” , la configurazione della lingua non è un problema, trattandosi di un menù a tendina, più dura è stata quella della tastiera ,il fatto che sia essenzialmente gia pronta e richieda solo una revisione di conferma spaesa , portando l’utente “cavia” a dire “ che devo fare ?” , ruba qualche istante per lasciar trasparire il concetto che questa schermata vuole esprimere “ credo di aver fatto tutto bene, utente.. comfermi ? “
Sul fronte usabilità è sorta subito una domanda alla nostra cavia “ cosa c’è di diverso tra vista e 7 oltre la grafica?” .
Si, gli applicativi sono quelli , il file manager è più pro ma meno intuitivo , microsoft office ha costretto al ripiego su libreoffice in quanto più familiare con “ quello che avevo prima “ ( office 2003 )
Pur essendo sostenitori del pinguino dobbiamo dirlo, seven ha fatto passi da gigante dai predecessori vista ed xp , il riconoscimento hardware è migliorato in modo più che concreto.
Con queste parole spieghiamo alla nostra “cavia” cosa , essenzialmente, è cambiato .
In Ubuntu la situazione è diversa, alla cavia salta subito all’occhio la nomenclatura diversa , fortunatamente le icone ( default di ubuntu) aiutano a comprendere cio che il nome del programma non dice chiaramente ( “l’icona con la cartellina e la casa disegnata sopra.. che vuoi che sia ? Dice la nostra cavia “ ) è stato anche apprezzato il sistema di rimozione delle periferiche integrato nel menù di nautilus, un po’ di meno la nomenclatura delle altre partizioni ( si, filesystem da XX GB è un po’ troppo tecnico per la nostra cavia )
Il passo successivo è la gestione del software : la nostra cavia è una di quelle persone che chiedono all’esperto in famiglia “ mi scarichi qualcosa per fare questo “ .
Nonostante i tentativi di spiegazione su sette non si interrompe la situazione gia vista con .. vista ! , cioè la necessità di scaricare ed installlare noi per lei : pulsanti donwload farlocchi che rimandano ad altre pagine, dubbi se il programma è quello giusto o no , insicurezze varie portano a questo .
In ubuntu invece tutto liscio , è bastato spiegare cosa è il software centre , dire che è un sinonimo di “ app store” ma gratuito nel 99% dei casi ha eliminato ogni dubbio( c’è da indagare sul perchè di questa cosa ..), trasformando la nostra cavia in un installatrice pro , anzi.. pensiamo che abbia esaurito tutti i giochi di carte disponibili nel software centre !
Per le periferiche la situazione è circa la stessa , la stampante all in one canon fornisce su cd i driver per seven ma il nostro intervento è stato necessario , ubuntu è stato poco più accogliente , è bastato avviarlo dimenticandosi la stampante accesa , peccato che il nostro occhio abbia notato la notifica “ stampante installata con successo” , mentre quello della cavia no ( canonical & team cinnamon : un sistema di notifiche più “invasivo”.. a quando ? ) , il che la ha lasciata nel panico.
In ogni caso è bastato avvisarla del fatto che la stampante fosse gia operativa per ripristinare la calma .
In fine il discorso aggironamenti: seven , come da tradizione redmond è sconfortante in questo aspetto: il sistema è poco flessibile e inadatto ( alzi la mano l’utente windows a cui è capitato di doversi fermare mezzora in più in uffico davanti alla malefica schermata “ installazione degli aggironamenti, non spegnere il pc” ) ,, la chiareza di ubuntu è apprezzata, così come la mancanza di riavvio imposto e la possiblità di rimandare gli aggiornamenti, in oltre la nostra cavia è rimasta sopresa dalla possiblità di lavorare sul pc mentre questo si aggiorna .
ultima nota , gran caratteristica vincente è stata la non-necessità di imparare ad usare un antivirus o tenere a mente come si fa , ricordarsi di fare una cansione e di aggironarlo .
Superata questa fase di apprendimento dei 2 sistemi è la volta di dirlo : cosa avvia la nostra cavia quando noi non ci siamo ? Semplice, avvia Ubuntu in 9 casi su 10 !
Perchè il pangolino ha vinto ? Ha vinto perchè accoppiato con cinnamno emana semplicità , un click destro permette di fare quasi sempre qualcosa come nel menù :apre un sottomenù che permette di aggiungere icone al desktop o ai preferiti o ancora al pannello , cambiare lo sfondo è più semplice e l’installazione delle periferiche è fortemente automatizzata anche grazie all’apposito tool che scarica eventuali driver proprietari .
Una nota se la merità questo tool , jockey per gli amici : non è difficile da usare, ma certe note lasciano la cavia spaesata, meriterebbe un aggironamento come è stato tempo fa fatto sul gestore aggironamenti , mirato appunto a dare meno informazioni tranne nel caso in cui fosero richieste dall’utente .
Qualcuno si chiederà perchè è rimasto windows , la realtà è semplice : è una paracadute !
Per un utente novello del pinguino leggere quel nome è la risposta alla domanda “ ma se non so come si fa come faccio ? “
Questo nostro esperimento ha avuto esito positivo, siamo riusciti a valutare in termini non soggettivi il lavoro svolto da canonical su ubuntu !
Dal punto di vista operativo è pronto per il grande mercato , la riflessione sul perchè non sfonda a questo punto viene spontanea : le risposte sono le solite ! Canonical ha fatto un gran lavoro , quello che manca ora è il supporto vero di partner OEM , dei produttori hardware e in ultimo una rete vendita più preparata ed aperta , altrimenti sarà sempre ovvio che un compratore boicotterà un prodotto con una distribuzione linux se si sente solo dire “ i programmi sono pochi, non vanno i giochi e le periferiche non funzionano “
Non ci rimane che da sperare in una svolta in un futuro speriamo vicino , ultimamente arrivano notizie rincuoranti ( vedi nvidia e i driver optimus , steam ed il porting linux , dell e acer che riportano nei negozi macchine con ubuntu preinstallato e la forza trainante android che potregge sdoganare la parola “ linux” .
Speriamo bene , speriamo bene !