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Debian dall’approvazione della FSF al Secure Boot (DebConf12)

DebConf12

In questi giorni si è tenuto a Managua in Nicaragua il dodicesimo Debconf la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori di Debian per parlare del progetto e delle novità sullo sviluppo del sistema operativo universale.
Debconf 12 ha trattato quest’anno diverse tematiche tra queste il problema dell’UEFI Secure Boot e l’approvazione in FSD della distribuzione.

Uno dei principali obbiettivi di Debian è quella di far approvare la distribuzione da parte della Free Software Foundation operando quindi nella rimozione di quei “piccoli” che hanno fatto si che fin’ora Debian non facesse parte.

Debian punta di arrivare a far parte di quelle distrubuzioni approvate dalla FSF come ad esempio gNewSense, Trisquel ecc.
Come comunicato proprio nella pagina dedicata nel sito gnu.org “Debian fornisce anche un archivio di software non libero; secondo il progetto, questo software non fa parte del sistema Debian, ma il repository è ospitato in molti dei server principali del progetto, e gli utenti possono facilmente venire a conoscenza dei programmi ivi disponibili semplicemente navigando nel database online dei pacchetti Debian”

Debian con il rilascio di Squeeze ha rimosso i firmware inclusi nel kernel installabili comunque durante l’installazione, ma per la FSF dovrebbe anche rimuovere questa parte dall’installar rendendo la vita dura a molti utenti che al primo avvio non troveranno riconosciuta la scheda di rete, Wireless ecc.

Secondo Stefano Zacchiroli il Project Leader di Debian sta cercando di venire in contro alle richieste della FSF pur cercando di poter lasciare agli utenti quei firmware e repositiry contrib/non-free vitali per molti utenti, vedremo quindi come si risolverà la questione e se la FSF rilascerà finalmente l’approvazione (che a mio avviso stra-meriterebbe).

Un’altro tema “caldo” che si è parlato al Debconf riguarda l‘UEFI Secure Boot argomento il quale del quale già Fedora e Ubuntu hanno rilasciato una loro proposta.
Debian a quanto sembra (anche se non è stato ancora ufficializzato) si affianca alla Free Software Foundation anche se alcuni utenti hanno espresso il favore verso la proposta di Fedora la quale inoltre così come descritta è compatibile con la GPLv3.
Debian 7.0 Wheezy dovrebbe non integrare alcuna chiave e quindi per il suo utilizzo dovremo disattivare il Secure Boot dal bios del sistema (tranne che per i dispositivi mobili ARM quali non permettono la disattivazione).
Oppure Debian potrebbe introdurre le chiavi come indicato da Fedora il tutto mantenendo il Grub 2 e sopratutto offendo una soluzione compatibile con la GPLv3.

Per maggiori informazioni sul Debconf 12 consiglio di consultare il portale dedicato all’evento.