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Oggi parliamo di… Linux e le difficoltà da parte dei nuovi utenti

Negli ultimi anni Linux è sempre più facile da installare ed utilizzare, ma sono ancora molti gli utenti che segnalano difficoltà nel passare a Linux, è davvero cosi difficile passare da Microsoft al sistema operativo libero?

Parte da oggi (dopo il post di prova effettuato a luglio) la nuova rubrica “oggi parliamo di…” che ogni lunedì tratterà un particolare argomento da condividere tra i lettori di lffl i quali potranno dire il loro parre semplicemente commentando l’articolo.
L’argomento che andremo a vedere oggi riguarda i nuovi utenti che si accingono per svariate ragioni a voler passare a Linux.
Normalmente le prime distribuzioni scelte da nuovi utenti sono Ubuntu o derivate compreso ancheLinux Mint le quali dispongono di facilissimo installer grafico il quale con pochi click ci consente d’installare la distribuzione sul nostro pc anche in dual boot con Microsoft Windows.

Se l’installazione riesce senza problemi il nuovo utente al primo avvio si sente già un po spaesato dato che trova un sistema operativo tutto nuovo non completamente in italiano ancora molto incompleto.

Le principali distribuzioni Linux non sono quindi complete come si possa credere

post-installazione l’utente dovrà effettuare una serie di configurazioni per completare la lingua italiana, installare driver, codec, plugin ecc. Tutte queste operazioni possono “spaventare” l’utente quando ad esempio gli viene proposto di accedere al terminale con il classico problema della digitazione della password (digitata ma non visualizzata con i classici asterischi) e altre piccole operazioni che possono far tornare l’utente in fretta e furia a Microsoft Windows. Se da una parte si perdono possibili nuovi utenti, dall’altra l’utente che riesce a passare indenne la configurazione sicuramente avrà un maggiore conoscenza delle basi di Linux per procedere in futuro all’installazione di repository ecc.

Una valida alternativa sarebbe quella di adottare una soluzione Out of the Box

creare una distribuzione già completamente in italiano con già codec, font Microsoft, plugin ecc rendendo cosi già pronto il sistema operativo post installazione.
Questa ISO già in italiano con codec ecc potrebbe facilitare l’utilizzo di Linux da parte di nuovi utenti i quali sarebbero già operativi post-installazione. Questo però richiede un enorme lavoro da parte degli sviluppatori che comunque potrebbe essere seguito dalle varie community (già esiste la versione LTS in lingua italiana sviluppata dalla community Ubuntu.it).

Secondo voi è meglio rimane cosi con una distribuzione non completa post-installazione con il rischio di perdere qualche nuovo utente oppure sarebbe meglio adottare una filosofia più Out of the Box (utilizzata ad esempio da Sabayon e altre distribuzioni Linux).
A voi i vostri pareri a riguardo.