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Grive il primo client open souce per Google Drive, ecco come utilizzarlo

Da pochi giorni, Google ha inaugurato il nuovo servizio “Drive” che offre a tutti gli utenti 5 GB di spazio web, sul quale salvare e condividere file.
Il rilascio di Google Drive ha scatenato diverse polemiche, dato che non è stato presentato il client per Linux il quale, a detta degli sviluppatori, dovrebbe comunque essere rilasciato nei prossimi giorni.
In questi giorni inoltre è nato Grive, il primo client open source dedicato a Google Drive che ci permette di accedere e sincronizzare le cartelle del nostro account dalla nostra distribuzione, attraverso le Google Document List API.
Grive è per ora un tool a riga di comando il quale offre pochissime funzionalità, dato che lo sviluppo è iniziato pochi giorni fa, ma possiamo comunque già testarlo compilandolo dai sorgenti, oppure il team rilascia i pacchetti per Fedora, Ubuntu / Debian 64 bit e Arch Linux e Chakra.

Ecco come utilizzare / configurare Grive:

Grive

Per prima cosa installiamo Grive: per Fedora e Ubuntu / Debian 64bit basta scaricare i pacchetti da questa pagina, per Arch Linux e Chakra utilizzeremo il PKGBUILD che possiamo scaricare da questa pagina.
Una volta installato, avviamo il terminale e creiamo una cartella denominata .grive nella nostra home e dal nostro browser, autorizziamo l’utilizzo di Grive collegandoci a questo link.
Una volta autorizzata l’applicazione ci verrà indicato un codice di approvazione che copieremo, quindi avviamo il terminale e digitiamo:

cd ~/.grive

sudo grive -a

Ed inseriamo il codice ottenuto in precedenza.
Grive

Una volta inserito il codice, avremo la sincronizzazione delle cartelle di Google Drive nella cartella .grive.
Nei prossimi aggiornamenti sono previste ulteriori funzionalità.

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